Come annunciato, il team ha partecipato alla Sustainability Week.
Da sei computer recuperati dai magazzini dell’Amministrazione, di cui tre funzionanti ma obsoleti e tre giudicati non funzionanti, ne abbiamo ricavati cinque regolarmente funzionanti che sono serviti come dimostrazione pubblica di ciò che il team intende fare.
Per questioni di spazio, sui due tavoli a nostra disposizione in corridoio abbiamo potuto mettere solo quattro computer: due sono stati avviati tramite LTSP, un software che consente di utilizzare un sistema operativo Linux installato su un server (in questo caso un portatile situato lì vicino) come se fosse installato sul computer locale. Questo sistema può essere particolarmente utile ad esempio nelle scuole, perché fornisce funzioni di monitoraggio delle attività che possono essere sfruttate dagli insegnanti, e consente inoltre di rendere utilizzabile hardware troppo lento per gli standard odierni in quanto il carico di lavoro si colloca per la maggior parte sul server.
Sugli altri due abbiamo installato due distribuzioni Linux (Lubuntu e Arch Linux) e un gioco gratuito, libero e open source, Teeworlds: questo per dimostrare che l’hardware obsoleto, con opportuno software, non solo può ancora svolgere compiti “da ufficio” e navigazione su Internet, ma addirittura far girare qualcosa di pesante come un gioco. I due computer erano inoltre collegati alla rete locale, rendendo possibile fare partite multigiocatore tra essi.
Oltre a questo, sui tavoli erano presenti anche:
- Un disco rigido (rotto) aperto, per mostrare com’è fatto all’interno.
- Alcuni smartphone con software libero, per far vedere che esiste un’alternativa al software proprietario anche in quel settore dell’informatica.
- Un oscilloscopio collegato a due generatori di segnali, per mostrare le figure di Lissajous: l’oscilloscopio è uno strumento che può servire a compiere alcune analisi di tipo “elettronico”, per individuare e risolvere problemi anche su materiale informatico.
Ecco alcune foto dell’evento: